Tenendo conto dell’importanza di un’istruzione efficiente, il progetto sviluppa le competenze di insegnamento degli educatori, in modo che possano trasmettere il pensiero critico ai loro discenti e migliorare la loro alfabetizzazione mediatica.
Poiché il pensiero critico è un’abilità che non viene insegnata in modo specifico nelle università , è assolutamente necessario che i giovani adulti siano in grado di considerare criticamente situazioni, persone, concetti, idee, ecc. Sviluppare il loro pensiero critico li preparerà alle sfide della vita civile e professionale. Il progetto si concentra su diversi gruppi target (educatori, studenti, responsabili delle politiche educative e cittadini in generale) per aumentare la comprensione dell’esistente e aumentare la partecipazione attiva ai processi democratici a livello locale, nazionale ed europeo.
Le nuove piattaforme digitali hanno scatenato pratiche giornalistiche innovative che consentono nuove forme di comunicazione e una maggiore portata su scala globale. La disinformazione e le bufale, comunemente chiamate “fake news”, stanno accelerando e influenzando il modo in cui le persone interpretano gli sviluppi quotidiani. Le notizie false e le campagne di disinformazione tendono a essere particolarmente problematiche nei sistemi democratici ed esiste un crescente dibattito su come affrontare queste domande senza compromettere i vantaggi dei media digitali.
Le istituzioni educative, in particolare le università , dovrebbero dare la massima priorità all’informazione delle persone a all’alfabetizzazione alle notizie. In generale, è più probabile che i giovani trovino le notizie attraverso fonti online, facendo molto affidamento ai dispositivi mobili. Secondo il Pew Research Center, il 55% degli utenti di smartphone riceve avvisi di notizie sul proprio cellulare. Circa il 47% di coloro che ricevono avvisi clicca per leggere le notizie. È molto probabile che le notizie false dominino tali flussi di informazione. E quando la produzione e diffusione di notizie false passa dall’essere uno sforzo sporadico a uno sforzo organizzato e sistematico, diventa campagna di disinformazione.
Tutti hanno la responsabilità di contrastare il flagello delle fake news. Ciò va dal sostegno al giornalismo investigativo, alla riduzione della motivazione finanziaria per le notizie false, al miglioramento dell’alfabetizzazione digitale tra i giovani e allo sviluppo di competenze di alfabetizzazione mediatica. Il progetto si sforza di fare in modo che gli studenti universitari non cadano vittime di fake news. Aiutarli a diventare migliori consumatori di informazioni online è fondamentale mentre il mondo si muove verso il dominio digitale.
1. Kliment Ohridski University of Sofia (SU), Faculty of Mathematics and Informatics (FMI)
Bulgaria
2. Link Campus University (LCU)
Italia
Eventi correlati
Segui il progetto
To the end