
/
/
Il progetto MUNE mira a potenziare il processo traslazionale degli esosomi nella diagnostica, affrontando queste due problematiche attraverso lo sviluppo di due moduli diversi, uno per l’isolamento degli esosomi e l’altro per la profilazione molecolare on-chip e l’analisi a valle. Il nostro saggio combinerà una tecnologia consolidata per gli esosomi, come l’immunocattura, con nanotecnologie innovative, che ci consentiranno di sfruttare peculiari effetti fisico-chimici che si verificano su scala nanometrica e micrometrica. In particolare, il nostro saggio beneficerà di due distinte tecnologie all’avanguardia: (i) nanofili di ZnO (NW) combinati con strutture a spina di pesce che ci aiuteranno a migliorare l’isolamento, l’arricchimento e l’eluizione degli esosomi dai fluidi corporei; (ii) nanoantenne plasmoniche che ci consentiranno di sfruttare specifiche bande di assorbimento spettrale, chiarendo la composizione degli esosomi in termini di contenuto proteico e lipidico. Il nostro dispositivo sarà dotato di una struttura modulare unica per aumentarne la flessibilità e sarà realizzato principalmente con metodi di stampa 3D, risultando quindi idoneo per una produzione a basso costo e su larga scala. Inoltre, il modulo plasmonico sarà progettato per essere implementato su uno spettrometro FTIR commerciale e combinato con algoritmi di apprendimento automatico per la classificazione automatica dei dati spettrali, rendendolo idoneo e accessibile in ambito clinico. Testeremo questa innovativa piattaforma lab-on-chip nel difficile campo del carcinoma epatocellulare (HCC), una delle principali cause di morte per cancro al mondo, per dimostrarne l’applicabilità e per scoprire nuovi biomarcatori adatti alla sua diagnosi precoce, al monitoraggio e all’immunoterapia.