PRIN 2022 “The construction of Europe in a multipolar era”

La natura del processo di unificazione europea, volto a creare attraverso trattati fra Stati una nuova statualità sovrannazionale, presuppone, accanto alle iniziative di governi e istituzioni, un ruolo attivo e influente di soggetti della società civile. Collocandosi, con un significativo ampliamento prospettico, sulla via tracciata dalle ricerche pionieristiche di Lipgens, il progetto mira a studiare il ruolo avuto da attori e movimenti non governativi nella costruzione dal basso dell’unità europea nel periodo 1989-2009, un ventennio che si apre con la caduta del Muro di Berlino e le nuove prospettive mondiali di carattere multipolare e si chiude con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che conclude un periodo intenso di riforme istituzionali e allargamenti dell’UE, caratterizzato dall’emergere di nuovi attori della società civile. Dal punto di vista metodologico, verrà adottato un approccio a carattere interdisciplinare, a partire

da una fase di recupero delle fonti documentarie e orali. Il progetto si prefigge di analizzare l’azione svolta dai principali movimenti e associazioni della società civile che nel periodo considerato hanno sviluppato e potenziato reti a livello europeo con l’intento di orientare le politiche UE e contribuire allo sviluppo dell’integrazione europea. Accanto ai movimenti europeisti e federalisti, verranno studiati in quest’ottica movimenti regionalisti, associazioni ambientaliste ed ecologiste, organizzazioni religiose, culturali ed educative, associazioni a tutela dei consumatori, per la tutela dei diritti umani, movimenti per un’altra globalizzazione e per la riforma della global governance e il federalismo mondiale. Il progetto prevede l’organizzazione di 4 convegni (“L’Università italiana e l’Europa. Percorsi di ricerca e diffusione della

conoscenza”, “La Convenzione europea sul futuro dell’Europa”, “I movimenti per l’unità europea 1987-2009”; “L’europeismo nel Nord Est”) e di 5 seminari nazionali, rispettivamente su movimenti ecologisti e ambientalisti, chiese e i movimenti religiosi, movimenti no-global, poteri regionali e locali, Public history e diffusione dell’idea d’Europa. Sono previste, oltre all’usuale diffusione attraverso i media tradizionali, la trasmissione in streaming e sui canali social delle attività del progetto, la pubblicazione degli Atti di convegni e seminari (questi ultimi sia su supporto cartaceo che on line); l’organizzazione

di dibattiti pubblici sui risultati della ricerca con la partecipazione di figure istituzionali, rappresentanti di enti locali e della società civile; l’attivazione di un blog; il coinvolgimento delle Scuole anche attraverso progetti di PCTO, la realizzazione di podcast sui temi specifici e di ‘video-pillole’ da inserire su youtube.

Il progetto potrà apportare un contributo sia alla storia dell’integrazione europea che alla sua conoscenza a livello del grande pubblico, contribuendo così alla crescita di una vera cittadinanza europea.