Le attività del progetto Open Factory (co-finanziato dalla delegazione egiziana del DG NEAR – DG for Neighbourhood and Enlargement Negotiations, tramite il programma EuropeAid della Commissione Europea) sono ormai consolidate da anni di lavoro che hanno visto la pubblicazione di vari studi di settore e lo svolgimento di quattro edizioni del programma di formazione rivolto a lavoratori di piccole e medie imprese, artigiani, innovatori digitali e sociali, makers e startuppers dei settori manufatturieri del tessile e del cuoio-pelle in Egitto.
Obiettivo ultimo del progetto è quello di dare impulso ad un’imprenditoria sensibile a temi sociali e ambientali di sviluppo, capace di coniugare innovazione e tradizione, creando così un ecosistema locale di business sostenibile che sia anche in grado di dialogare con mercati e scenari a livello internazionale.
Tali aspettative possono dirsi confermate alla luce dei risultati ottenuti grazie alla creazione del curriculum formativo e della Factory of Change, due strumenti fortemente integrati che hanno consentito la creazione di competenze fondate su un’ampia base di conoscenze teoriche al passo con le più recenti ricerche di settore e l’applicazione pratica di tali nozioni in progetti concreti che hanno portato alla creazione di diversi prototipi, seguendo il ciclo di design e servendosi di tecnologie hardware e software e tecniche innovative per assicurare un approccio circolare e sostenibile nella scelta dei materiali e dei modelli di produzione.
Il passo successivo è quello di trasferire le competenze acquisite o nella propria realtà lavorativa, laddove esistente, o nella creazione di nuove imprese ed ecosistemi di business. A tal proposito, sta muovendo i primi passi l’ultima fase del progetto dedicata all’accesso tramite open call a finanziamenti per lo sviluppo delle strategie di business e all’implementazione di una piattaforma di e-commerce per la promozione e la vendita dei prodotti realizzati dal network di imprese e artigiani che ruotano attorno al progetto.
Questi punti sono stati tra le principali tematiche trattate nel corso della seconda missione di progetto in loco che si è svolta tra Novembre e Dicembre 2022 (leggi il resoconto della prima missione a Gennaio 2022) e che ha visto la partecipazione dei partner italiani, Università degli Studi LINK (Dott.ssa Valentina Volpi), Progetto Sud (Dott. Stefano Bini e Dott. Essa Eskander) e Sercam Advisory (Dott.ssa Nicole Conte) alle attività organizzate dai partner egiziani, Università del Cairo (Facoltà di Informatica e Intelligenza Artificiale), capofila di Open Factory, Centro Nazionale di Ricerche (NRC), Centro di Modernizzazione Industriale (IMC) e le due Camere di commercio egiziane per il tessile e il cuoio-pelle.
Martedì 29 Novembre 2022 si sono chiusi i corsi di formazione pilota con le lezioni finali dei partner italiani su nuovi ecosistemi di business, empowerment dei dipendenti ed imprenditoria sociale e inclusiva, e la consegna dei certificati di frequenza ai partecipanti della quarta edizione del ciclo di formazione (Target Round Group) presso la sede del Centro Nazionale di Ricerche (Textile Industries Research division).
Nei giorni successivi, invece, si sono svolti gli incontri con alcuni dei beneficiari del progetto presso l’incubatore gestito dal partner egiziano Centro di Modernizzazione Industriale (IMC), dove sono stati presentati i risultati e i prototipi realizzati dagli studenti durante il percorso di formazione e incubazione, e gli incontri dei partner egiziani, a cui hanno preso parte anche i partner italiani, per lavorare alla realizzazione delle opportunità di micro finanziamento e della piattaforma e-commerce. Le prime consentiranno agli aspiranti imprenditori, innovatori digitali e sociali e startuppers di realizzare concretamente le idee imprenditoriali più innovative e promettenti da un punto di vista di sviluppo tecnologico, sociale e green, mentre l’altra offrirà uno spazio dedicato al commercio di prodotti tessili e cuoio-pelle eco-sostenibili con il sostegno dei partner del progetto nell’utilizzo degli strumenti digitali e di business finalizzati ad incentivare internazionalizzazione e competitività di mercato.
L’entusiasmo e l’interesse dimostrati per un passaggio a modelli circolari e sostenibili di produzione e diffusione incentrati su una cultura del fashion che valorizzi il design e il patrimonio culturale e naturale in chiave creativa e innovativa è di buon auspicio per futuri sviluppi, che si spera consentiranno di portare avanti quanto iniziato con il progetto Open Factory.
Vedi tutte le foto del progetto Open Factory: https://research.unilink.it/openfactory/#foto-video
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Resta aggiornato tramite il sito dedicato al progetto: https://openfactory.cu.edu.eg/